LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo proposto da Giorgio Mancinelli
Versanteripido nr.0 cartaceo, richiedilo

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
Cari amici,
Poesia chiama poesia, passione chiama passione.
Un’importante collaborazione nasce tra "Terra d'ulivi edizioni di Lecce" e "Versante ripido".

La ormai conosciutissima fanzine on-line per la diffusione della buona poesia si presenta ai suoi lettori, anche, in forma cartacea andato immediatamente esaurito. A distanza di qualche mese, dopo l’esaurimento del primo lotto di stampa abbiamo dovuto interrompere le vendite per un po’, ma ora finalmente Versante Ripido nr. 0 in cartaceo e’ di nuovo disponibile sul sito dell’editore.

Potete richiederlo al link
http://www.edizioniterradulivi.it/versante-ripido-n-0/114
Buona lettura!


Fabio Izzo, scrittore, polonista, traduttore, rilascia un comunicato stampa per spiegare le sue ultime scelte di collaborazione con la casa editrice Terra d’Ulivi di Emanuele Scarciglia. Terra d’ulivi vanta ora anche la collaborazione dell’autore di To jest, libro di pregio che ha giustamente meritato riconoscimenti. Ecco come Fabio Izzo ci presenta la sua nuova attività con la casa editrice:

Bisogna fare qualcosa di straordinario per essere normali al giorno d’oggi, così quando Terra d’Ulivi edizioni mi ha chiesto di collaborare con loro, come direttore di una nuova collana, ho preso tempo. Tutto era già abbastanza straordinario per essere troppo normale, in un panorama, dove vengono pubblicati tanti, ma mai troppi libri. Così ho accettato, pensando a quali libri vorrei proporre, portare nelle librerie, negli zaini, nelle borse, sulle scrivanie, sotto gli occhi di lettori diversi tra loro ma che possono rivolgere la loro attenzione a noi con interesse e curiosità. Come deve essere un libro? Cosa deve contenere per rientrare nella nostra linea editoriale? La risposta è semplice. Un attimo cristallizzato nel tempo. Deve catturare, incantare il nostro tempo con tutta la sua bellezza. Da qui il nome della collana: Galaverna. La galaverna è un rivestimento cristallino, opaco e bianco intorno alle superfici solide; di solito non è molto duro e può essere facilmente scosso via, ma di inverno, nella mia lontana Acqui, ora scrivo da Cracovia, una landa coperta di Galaverna è uno spettacolo. I libri che Terra d’Ulivi proporrà in questa collana saranno quindi anche aghi cristallini, pronti a pungere e stimolare i nostri nuovi e vecchi lettori! Seguiteci!

La nostra casa editrice avrà tra i suoi collaboratori anche la poetessa Eliza Macadan.
Eliza Macadan, nata nel 1967, ha esordito in volume nel 1994. Scrive e pubblica in italiano, romeno e francese. Le sue raccolte poetiche in lingua italiana sono: “Frammenti di spazio austero”, Il libro italiano, 2001, “Paradiso riassunto”, Ed. Joker, 2012, “Il cane borghese”, La Vita felice, 2013, “Anestesia delle nevi”, La Vita felice, 2015 e “Passi passati”, Ed. Joker, 2016. La sua poesia è stata ben accolta dalla critica e ha ricevuto vari riconoscimenti.

Segnalazione:

“Nel bosco senza radici” di Amina Narimi – ed.2015
Un commento di Pierangela Rossi.
La natura danza nei versi mistici di Amina Narimi
Se una Natura preleopardina, predistruzione, a tratti felice, e comunque fondante e metafisica, potesse parlare, probabilmente almeno una volta lo farebbe con la voce della poetessa Amina Narimi, con una cifra e miti e lezionario tutti suoi. Non si vede nel panorama attuale e recente qualcosa di analogo, Amina è lussureggiante come una foresta tropicale di Rousseau (ma il suo riferimento è il nitore di Hokusai nelle Trentasei vedute del monte Fuji, o Tarkovskij), strabordante, e insieme ellittica nella scelta dei vocaboli, nelle metafore sorgive (eppure: “ quanto Rilke nella vita”). Intanto, il nome, uno pseudonimo (“Amina Narimi” sta per “Anima Rimani”, scelto dopo l’esperienza della morte, della madre amatissima e del figlio).

Amina (Claudia Sogno nata a Bologna il 23 gennaio 1963, “tagliando l’inverno a metà” è criminologa), in poesia difende la natura (da “nascere”), e le creature. Nel suo primo libro, il libro d’esordio richiestole dall’editore Scarciglia, è ricca la scelta di parole inconsuete: lingue inuit, dialetti sardi, ebraico, persiano, turco, giapponese, lituano, latino parlato…eccetera, in un florilegio che non conosce ristrettezze lessicali. Ma vediamo qualche esempio delle parole- poesia che ha usato, e come ce le ha spiegate: “Sinik unità di misura in Groellandia per misurare i “sonni”, le notti che occorrono per compiere un tragitto; Sinik è un concetto spazio temporale che descrive l’unione di spazio, movimento e tempo, connubio ritenuto naturale dagli inuit ma termine inafferrabikle per una lingua europea”.

E ancora: “ninive” un modo “antico” , il più antico che io conosca, di “fare” le preghiere, arrotolando piccole piantine in garze d’acqua con le mani, riparandole dal sole”.

“Kurskaja Losà: si trova in Lituania, è un bosco incantato, la foresta che danza. Si narra che passando sotto gli anelli formati dai tronchi come degli “8” si allunga di un anno la vita”. Nelle poesie di Amina c’è posto anche per il Mandylion, telo con il volto di Gesù, dei cristiani orientali. C’è una bellissima poesia su una candela donata da una donna di mare da accendere solo in caso di estremo bisogno per rivolgersi a Dio, e una volta cercata, trovata quasi consumata. Qualche verso: “Preghiera che salta, il dio delle cose esalta / le piccole cose dentro una stanza / tocchi il dentro dell’immagine, la traduci / restituiscila bellezza a qualcosa / che turba, disturba la vista, fa tremare gli occhi / così che passa, in una sottile nervatura, un rilievo, una venatura / la vita è bellezza vergata ogni attimo, ogni ora”. Versi tra i più misurati.
Abbiamo bisogno di poeti così.

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.